Come orientarsi nella giungla della traduzione
Bussola di sopravvivenza per neolaureati!
di Francesca Brotini, guest author, specializzata nella traduzione per il settore del turismo e dei viaggi
No, non preoccuparti, non ti parlerò di escursionismo e nemmeno di territori selvaggi, ma ti parlerò di qualcosa che gli assomiglia molto: il mondo della traduzione indipendente e relativo mentoring.
All’università, una delle docenti di MO aveva detto alla classe che una volta terminato il percorso accademico ci saremmo ritrovati nella giungla. Sul momento mi ero chiesta cosa volesse dire. Perché un simile paragone? Cosa la motivava a dirlo? Completati gli studi ho capito cosa intendesse e mi è sorta un’unica altra domanda, molto diversa: so farmi strada nella giungla? La mia risposta è stata: NO!
Primo obiettivo: sopravvivere!
La mia prima avventura
Per affrontare il viaggio nella giungla è fondamentale avere un kit di sopravvivenza con strumenti e materiali adatti. Alcuni di questi sono proprio quelli che aiutano a trovare un modo per orientarsi.
Io mi sono ritrovata così, senza orientamento, senza più sapere, professionalmente parlando, in che direzione muovere il prossimo passo.
Dopo la laurea
Ho concluso il mio percorso di studi in Scienze della Mediazione Linguistica a pieni voti e con tanto entusiasmo verso il mondo della traduzione. La traduzione non è semplicemente quello che ho studiato, è quello che mi piace fare, perché? Perché rispecchia a pieno la mia personalità. Sono una persona curiosa. Mi piace sapere, mi piace scoprire e la professione del traduttore mi obbliga a scoprire sempre qualcosa in più, sulla mia lingua madre, sulle lingue e le culture straniere e su molti altri argomenti, in pratica, sul mondo.
Quindi con la mia laurea in mano e tanta voglia di fare nel cuore, sono partita, sperando che passo dopo passo sarei arrivata dove volevo.
Mi sono formata iscrivendomi a molti corsi di specializzazione. Ho cercato di fare personal branding, che ho capito non essere il mio forte, ho risposto ad annunci di lavoro per traduttori e ho mandato candidature. Tutto questo sforzo ha creato in me aspettative, ma la mancanza di risultati ha prodotto solo delusione, disorientamento e frustrazione. Il tempo passava, ho iniziato a chiedermi dove stessi sbagliando, cosa mi mancasse, cosa non stessi capendo. C’erano così tante cose che ancora avrei potuto provare a fare, ma erano anche così tante quelle che avevo già fatto e che non mi avevano portato a niente. Non avevo più voglia di sprecare tempo ed energie senza risultati, non avevo più voglia di “provare strade”. Volevo percorrere la strada giusta, così ho cercato una bussola. Leggendo post su LinkedIn ho sentito parlare di questi programmi di mentoring, ed è stato così che ho conosciuto Dora.
Sono finita sul suo sito internet dove ho letto la sua proposta di mentoring per traduttori indipendenti e due cose mi hanno convinto:
- il buon prezzo, non poi così facile da trovare quando ci si muove nel settore della traduzione, ma fondamentale quando sei sfiduciato perché ne hai provate tante;
2. la sua disponibilità, e Dora è veramente disponibile!!!!!
Ho trovato una traduttrice di esperienza e la sua evidente e profonda conoscenza del settore della traduzione è stata per me fonte di utili consigli. Avere il suo supporto è stato importante perché non solo mi ha aiutato a capire da dove dovevo ripartire per portare avanti il mio percorso professionale, ma mi ha aiutato anche ad acquistare la sicurezza nelle mie capacità che con il tempo e i pochi risultati stavo perdendo.
È stata l’incentivo di cui avevo bisogno!
Dora ha l’esperienza per proporre una possibile soluzione per ogni problema e dare una risposta motivata a ogni domanda. È stata l’incentivo di cui avevo bisogno e la persona di cui avevo bisogno. Infatti la sua continua disponibilità e velocità di risposta mi hanno fatto sentire sicura e supportata in ogni momento. Indubbiamente, tra tutte quelle che ho fatto finora nell’ambito della traduzione, quella di affidarmi a Dora è stata una scelta che rifarei senza pensarci troppo.
In conclusione, posso dire che il percorso di mentoring è appena finito. Non sono ancora arrivata dove volevo, però ho trovato una strada in mezzo alla giungla.
Inizio a percorrerla e… alla prossima avventura.
E tu che esperienza hai avuto subito dopo la laurea?
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